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STEFANO COLARELLI

Informatico umanistico, formatore e artigiano digitale. Ex mancino (a quanto pare, si può essere ex di tutto). Mi muovo tra tecnologia e pubblica istruzione, cercando di dare a questo connubio un significato critico e consapevole, lontano da logiche naïf di mercato e dai cliché tecnologici. Questo spazio digitale è un quadernino degli appunti in cui provo a connettere puntini tra tecnologia e umanità, senza fare troppi nodi al cervello.

Services learning

Come detto, sono formatore. Progetto e dirigo corsi applicando la metodologia dell’apprendimento di servizio, o service learning. Si tratta di percorsi educativi in contesti di vita reale, che sviluppano competenze disciplinari, trasversali e professionali attraverso la partecipazione attiva degli studenti. In questo approccio, il territorio diventa un’estensione della classe e l’impegno civico è parte integrante dello sviluppo formativo. Tra i progetti che incarnano questi principi c’è Hi-Storia, un esempio di didattica inclusiva che rende il patrimonio culturale accessibile attraverso tecnologie aperte.

UMANESIMO DIGITALE

Per descrivermi ripiego anche sulla parola “informatico”. Ma non riparo PC o stampanti (anche se i miei vicini di casa, in qualsiasi luogo io viva, continuano a sperarci con grande entusiasmo). Mi occupo di sviluppare progetti di e-learning, infrastrutture per progetti artistici, modelli di intelligenza artificiale e strumenti didattici aperti, promuovendo un’ecologia dei media che metta al centro la comunità educante. Educational.city, il mio progetto principale, è un esempio di didattica open source che fonde formazione digitale e impegno civico, rendendo tecnologie e conoscenza gradualmente accessibili per tutti.

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